Vettori linearmente dipendenti e indipendenti
Nella teoria dei vettori è importante studiare anche il concetto di vettori linearmente dipendenti e indipendenti, questo ci aiuterà a capire bene la rappresentazione cartesiana di un vettore.
Partiamo da n vettori V1 , V2 , …. Vn e n numeri reali a1 , a2 , …. an . Il vettore W
E’ una combinazione lineare degli n vettori. Se risulta:
con a1 , a2 , …. an non tutti nulli, allora gli n vettori sono linearmente dipendenti.
Se la relazione è invece verificata solo per a1 = a2 = …. = an = 0 gli n vettori sono linearmente indipendenti.
Se i vettori sono linearmente dipendenti e se, ad esempio an ≠ 0 , allora possiamo dividere tutto per an e scrivere Vn come combinazione lineare degli altri n-1 vettori
Quelli che ci interessano particolarmente sono i casi con n = 2 e n = 3.
Se due vettori V1 e V2 sono linearmente dipendenti possiamo scrivere:
Per quanto visto la lezione passata questo vuol dire che i due vettori sono paralleli.
→ Condizione necessaria e sufficiente affinchè due vettori siano linearmente dipendenti è che siano paralleli
Possiamo dire, in maniera ovvia, che il massimo numero di vettori linearmente indipendenti su una retta è uno.
Consideriamo ora tre vettori V1 , V2 e V3 e supponiamoli linearmente dipendenti
Questa relazione esprime anche che V3 è la somma di aV1 e b V2
aV1 e b V2individuano un piano. V3 , essendo la loro somma, appartiene anche esso al piano.
Appartenendo ad uno stesso piano i re vettori sono complanari.
→ Se tre vettori sono complanari uno di essi si può esprimere come combinazione lineare degli altri due
→ Affinchè tre vettori siano linearmente dipendenti devono essere complanari
E’ allora ovvio che il massimo numero di vettori indipendenti in un piano è due.
Passando al caso dello spazio è facile capire che:
Il massimo numero di vettori indipendenti nello spazio è tre
⇒ Quattro vettori sono sempre linearmente dipendenti
Rappresentazione cartesiana
Preso un riferimento cartesiano nel piano OXY chiamiamo versori fondamentali degli assi i vettori i , j . Essi hanno:
modulo unitario
direzione e verso coincidenti con quelli degli assi x e y, rispettivamente
L’origine O e i versori individuano il piano cartesiano.
Consideriamo il vettore V (disegno sopra) il cui rappresentante è OP . Il vettore e i due versori sono linearmente dipendenti (siamo nel piano dove il numero massimo di vettori indipendenti è due). Possiamo allora esprimere V come combinazione lineare di i , j . Dobbiamo però determinare i coefficienti della combinazione lineare.
Indichiamo con Px e Py i punti in cui le rette per P e parallele agli assi incontrano gli assi x e y. Possiamo scrivere:
Abbiamo semplicemente fatto una somma vettoriale. Indichiamo con Vx e Vy le coordinate di P
Vx ci da il modulo del vettore OPx mentre i la direzione e il verso.
Vy ci da il modulo del vettore OPy mentre j la direzione e il verso.
Con queste posizioni il vettore V può essere scritto come:
Se stiamo operando nello spazio dovremo aggiungere il versore k
Vx , Vy e Vz sono le coordinate del vettore V dette anche componenti di V.
Prendiamo ora due vettori del piano ed esprimiamoli tramite le componenti
.
Sommiamo membro a membro le due relazioni
→ Le coordinate della somma di due o più vettori sono date dalla somma delle coordinate omonime.
Nella prossima lezione vedremo il prodotto scalare, vettoriale e misto.
Prossima lezione Prodotto tra vettori