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Come superare l'esame di fisica

Lancio di un oggetto in orizzontale (Liceo)

Studiamo ora un moto piuttosto diverso da quelli visti fino ad ora, il moto parabolico, e dimostreremo che  la sua traiettoria è una parabola.

Prendiamo un oggetto e mettiamolo sul bordo di un tavolo e poi lo lanciamo orizzontalmente.

 

Lancio orizzontale

Per lanciarlo in direzione orizzontale gli imprimiamo una velocità V0

 

 

Che succede al corpo ? Esso viene spinto (orizzontalmente) e lasciato a se stesso. Su di lui agisce, oltre alla V0 data da noi, l’immancabile accelerazione di gravità g, sempre diretta verso il basso.

Prendiamo un riferimento cartesiano x, y. Questa volta, per comodità, orientiamo l’asse y verso il basso (come va g). Lo possiamo fare ? Certo che si, se non ci impongono altrimenti, quando risolviamo un problema conviene scegliere il riferimento in modo da semplificarci i calcoli.

 

Il corpo cade

L’origine del sistema di riferimento è nella posizione dalla quale parte l’oggetto, l’asse y è orientato verso il basso in modo da poter considerare g positiva (stesso verso di y).

 

 

Il corpo cade e si sposta anche orizzontalmente. Si muove orizzontalmente per effetto della V0 e si muove verticalmente per effetto dell’accelerazione di gravità.

Lo Spostamento orizzontale avviene con velocità costante V0, ossia lungo x il moto è rettilineo uniforme. Lo spostamento verticale avviene con accelerazione costante, quindi lungo y il moto è uniformemente accelerato con a = g.

Sperimentalmente si vede che questi due moti sono tra di loro indipendenti.

 

Confronto tra i moti

L’oggetto rosso cade naturalmente, quello verde cade dopo che gli abbiamo impresso una velocità. In ogni istante i due oggetti si trovano alla stessa altezza. Il moto lungo x è indipendente da quello lungo y e viceversa.

 

Studiamo ora analiticamente cosa avviene. Per far questo consideriamo i due moti , lungo x e lungo y separatamente (abbiamo visto che lo possiamo fare).

Iniziamo con le accelerazioni

ax = 0         Lungo x non c’è accelerazione, il moto è rettilineo uniforme

ay = g         Lungo y agisce l’accelerazione di gravità

Passiamo alle velocità

vx = v0       Lungo x la velocità è sempre la stessa

vy = g × t   Lungo y il moto è uniformemente accelerato e non c’è velocità iniziale (che sta solo lungo x)

Passiamo agli spazi percorsi

x = v0 × t      Spazio percorso nel moto rettilineo uniforme

y = 1/2 × g × t2   Spazio percorso nel moto uniformemente accelerato

Ora vogliamo verificare che la traiettoria è una parabola.

Prendiamo le equazioni lungo x e lungo y, eliminiamo il tempo, ed esprimiamo y in funzione di x.

\displaystyle{\mathbf{\begin{cases}x=v_0\, t\\y=\frac{1}{2}\, g\, t^2 \end{cases}}}

Ricaviamo t dalla prima e la sostituiamo nella seconda equazione

\displaystyle{\mathbf{\begin{cases} t=\frac{x}{v_0}\\y=\frac{1}{2}\, g\frac{x^2}{v_0^2}\end{cases}}}

L’equazione

\displaystyle{\mathbf{y=\frac{g}{2\, v_0^2}\, x^2}}

è proprio quella di una parabola.

La traiettoria del moto parabolico è una parabola.

Nella prossima lezione vedremo il moto parabolico che si ottiene quando la velocità V0 non è diretta orizzontalmente, ma è dotata di un certo angolo.

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Prossima lezione Moto parabolico 2