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Come superare l'esame di fisica

Prima equazione di Maxwell divergenza

In questa lezione ricaveremo la prima equazione di Maxwell introducendo anche i concetti di divergenza e operatore nabla ∇.

Consideriamo un volume di spazio τ contenente della carica elettrica. Indichiamo con Σ la superficie che racchiude il volume τ.

 

Volume contenente la carica qVogliamo valutare il flusso uscente dalla superficie Σ.

Per far questo consideriamo il vettore campo elettrico E, la normale alla superficie n e la superficie elementare dS.

 

Sappiamo che il flusso del vettore E è dato da

\displaystyle{\mathbf{\Phi_{\Sigma}(\overrightarrow{\mathbf{E}})=\int_{\Sigma} \overrightarrow{\mathbf{E}}\cdot\hat{n}\, dS}}

Prima di andare avanti dobbiamo aprire una parentesi e parlare del teorema della divergenza.

Flusso di un vettore e teorema della divergenza

Se consideriamo un elemento di superficie dS in un campo vettoriale A ( stiamo esaminando un caso generale, di un campo vettoriale qualunque) e orientiamo la normale n alla superficie, si definisce flusso attraverso dS

\displaystyle{\mathbf{d\Phi(\overrightarrow{\mathbf{A}})=\overrightarrow{\mathbf{A}}\cdot\hat{n} \, dS}}

Per una superficie finita

\displaystyle{\mathbf{\Phi_S (\overrightarrow{\mathbf{A}})=\int_S\overrightarrow{\mathbf{A}}\cdot\hat{n} \, dS}}

Il teorema della divergenza  afferma che se le componenti del vettore A sono continue e derivabili e se la superficie S è chiusa, allora per il flusso uscente si ha

\displaystyle{\mathbf{\Phi_S (\overrightarrow{\mathbf{A}})=\int_S\overrightarrow{\mathbf{A}}\cdot\hat{n} \, dS=\int_{\tau} div\overrightarrow{\mathbf{A}}\, d\tau }}

Dove τ è il volume racchiuso dalla superficie S. In pratica un integrale superficiale di un vettore (attraverso una superficie chiusa) è equivalente ad un integrale nel suo volume.

Torniamo al nostro caso dove il vettore è il campo elettrico E e la superficie è Σ

\displaystyle{\mathbf{\int_{\Sigma}\overrightarrow{\mathbf{E}}\cdot\hat{n} \, dS=\int_{\tau} div\overrightarrow{\mathbf{E}}\, d\tau }}

Ora applichiamo la legge di Gauss

\displaystyle{\mathbf{\int_{\Sigma}\overrightarrow{\mathbf{E}}\cdot\hat{n} \, dS=\int_{\tau} div\overrightarrow{\mathbf{E}}\, d\tau =\frac{q_{int}}{\epsilon_o}}}

Valutiamo la carica qint interna alla superficie. Partiamo dalla distribuzione volumetrica di carica ρ

\displaystyle{\mathbf{d\rho=\frac{dq}{d\tau}\,\Longrightarrow\, dq=\rho\,d\tau}}.

\displaystyle{\mathbf{q_{int}=\int_{\tau}\rho\, d\tau}}

Sostituiamo

\displaystyle{\mathbf{\int_{\tau}div\overrightarrow{\mathbf{E}}\, d\tau =\int_{\tau}\frac{\rho}{\epsilon_o}\, d\tau}}

Prima di andare avanti cerchiamo di capire la divergenza di un vettore, divE lo possiamo vedere come il prodotto scalare tra  l’operatore nabla ∇ e il vettore E

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\nabla\cdot\overrightarrow{\mathbf{E}}}}

L’operatore nabla ∇ è un operatore differenziale che può essere applicato sia a grandezze scalari che a grandezze vettoriali e può entrare in prodotti scalari e in prodotti vettoriali. Indicando con A la grandezza su cui opera, si ha

\displaystyle{\mathbf{\nabla A=\Biggl(\frac{\partial }{\partial x}\, A\Biggr )\hat{i}+\Biggl(\frac{\partial }{\partial y}\, A\Biggr )\hat{j}+\Biggl(\frac{\partial }{\partial z}\, A\Biggr )\hat{k}}}

Per poter applicare l’operatore nabla ∇ al vettore campo elettrico E, questo va scomposto nelle sue componenti lungo x, y e z.

\displaystyle{\mathbf{\overrightarrow{\mathbf{E}}=E_x\, \hat{i}+E_y\,\hat{j}+E_z\,\hat{k}}}.

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\nabla\cdot\overrightarrow{\mathbf{E}}=\Biggl (\frac{\partial}{\partial x}\,\hat{i}+\frac{\partial}{\partial y}\,\hat{j}+\frac{\partial}{\partial z}\,\hat{k}\Biggr )\cdot\Biggl (E_x\,\hat{i}+E_y\,\hat{j}+E_z\,\hat{k}\Biggr )}}

Andando a svolgere i vari prodotti scalari ci restano solo tre componenti, quelle dovute ai termini omologhi perchè

\displaystyle{\mathbf{\hat{i}\perp\hat{j}\,\qquad\,\hat{j}\perp\hat{k}\,\qquad\,\hat{i}\perp\hat{k}}}

e nel prodotto scalare

\displaystyle{\mathbf{\hat{i}\cdot\hat{j}=0\,\qquad\,\hat{j}\cdot\hat{k}=0\,\qquad\,\hat{i}\cdot\hat{k}=0}}

mentre

\displaystyle{\mathbf{\hat{i}\cdot\hat{i}=1\,\qquad\,\hat{j}\cdot\hat{j}=1\,\qquad\,\hat{k}\cdot\hat{k}=1}}

da cui

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\nabla\cdot\overrightarrow{\mathbf{E}}=\frac{\partial E_x}{\partial x}+\frac{\partial E_y}{\partial y}+\frac{\partial E_z}{\partial z}}}

Questo è l’operatore divergenza.

Torniamo all’espressione abbandonata poco fa

\displaystyle{\mathbf{\int_{\tau}div\overrightarrow{\mathbf{E}}\, d\tau =\int_{\tau}\frac{\rho}{\epsilon_o}\, d\tau}}

Se due integrali sono uguali, non è detto che lo sono anche le funzioni integrande. Però, se i due integrali sono uguali qualunque sia il dominio di integrazione τ, allora lo sono anche le funzioni.

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\frac{\rho}{\epsilon_o}}}

Questa è la prima equazione di Maxwell.

Ricapitoliamo :

siamo partiti dalla legge di Gauss

\displaystyle{\mathbf{\Phi_{\Sigma}(\overrightarrow{\mathbf{E}})=\int_S \overrightarrow{\mathbf{E}}\cdot\hat{n}\, dS}}

Abbiamo applicato il teorema della divergenza, portando il dominio bidimensionale a dominio tridimensionale.

\displaystyle{\mathbf{\int_S \overrightarrow{\mathbf{E}}\cdot\hat{n}\, dS=\int_{\tau}div\overrightarrow{\mathbf{E}}\, d\tau}}

Uguagliando i due integrali abbiamo trovato la prima equazione di Maxwell spiegando anche l’operarore divergenza.

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\nabla\cdot\overrightarrow{\mathbf{E}}=\frac{\partial E_x}{\partial x}+\frac{\partial E_y}{\partial y}+\frac{\partial E_z}{\partial z}=\frac{\rho}{\epsilon_o}}}

Confrontiamo le due espressioni

\displaystyle{\mathbf{\Phi_{\Sigma}(\overrightarrow{\mathbf{E}})=\frac{q_{int}}{\epsilon_o}}}.

\displaystyle{\mathbf{div\overrightarrow{\mathbf{E}}=\nabla\cdot\overrightarrow{\mathbf{E}}=\frac{\rho}{\epsilon_o}}}

Vediamo che da flusso si passa a divergenza e da carica a densità di carica. Inoltre, la legge di Gauss è un’espressione integrale che opera attraverso integrali, mentre la prima equazione di Maxwell è un’espressione differenziale che opera con derivate.