Macchina di Atwood
Non e’ altro che una carrucola di massa M che puo’ ruotare senza attrito attorno ad un asse orizzontale passante per il suo centro
Vogliamo sollevare la massa MB tramite la massa MA , ovviamente deve essere MA > MB
Sappiamo risolvere questo problema se la carrucola ha massa trascurabile. Ora, invece la carrucola ha una sua massa MC che ruota, quindi lo dobbiamo considerare come un sistema in rotazione.
Dopo la rotazione MB e’ salita della quantita’ h, MA e’ scesa della stessa quantita’ e la ruota ha girato a velocita’ angolare ω. Le domande tipiche per problemi di questo tipo sono
– Accelerazione del sistema
– Velocita’ di impatto di MA o velocita’ di MB (sono uguali dato che sono collegate)
– Tensioni della fune
– Velocita’ angolare massima
Notiamo subito alcune cose, la fune presenta tensioni diverse, ossia ci sono zone piu’ tese e zone meno tese della corda Se la tensione a sinistra fosse uguale a quella di destra la ruota non girerebbe. La velocita’ angolare della carrucola e’ legata alla velocita’ delle masse perche’ MC ruota mentre MB e MA salgono e scendono.
Per il nostro studio consideriamo una situazione intermedia, MA sta’ scendendo e MB sta’ salendo.
Per la massa MA , lungo l’asse t possiamo porre
PA – TA = MA aA
Per la massa MB lungo l’asse t poniamo
TB – PB = MB aB
Dato che aA = aB = a
Vediamo la rotazione della carrucola
Per quanto riguarda la prima equazione cardinale, considerando ad esempio come assi X e Y abbiamo
asse Y : RC = PC + TA + TB
asse X : 0 = 0 non c’e’ niente lungo questo asse
Dall’equazione lungo Y possiamo ricavarci la reazione del cardine. Il cardine deve reggere il peso e le due tensioni.
Seconda equazione cardinale
Le forze presenti sulla carrucola sono la forza peso PC , la reazione del cardine RC , le tensioni TA e TB
I momenti devono produrre l’accelerazione angolare del sistema. Andiamo a valutare questi quattro momenti.
Il momento della reazione del cardine MRc e’ nullo perche’ la forza non ha braccio, sta’ proprio sull’asse di rotazione.
Il momento della forza peso e’ nullo per lo stesso motivo
Dato che abbiamo posto MA > MB il sistema ruota in senso orario. Nulla ci vieta di considerare positivi i momenti che aiutano la rotazione
MTA = TA r
MTAB = – TB r
r e’ la distanza di TA e TB dall’asse di rotazione
Per il momento totale delle forze esterne abbiamo
.
Da questa relazione e’ chiaro che se fosse TA = TB non ci sarebbe accelerazione angolare. La ruota accelera se c’e’ differenza di tensione.
Vogliamo ora stabile una relazione tra la rotazione della carrucola (della ruota) e lo scorrimento della fune. Dobbiamo sincronizzare la salita e la discesa delle masse con la ruota che gira. Consideriamo allora il punto di contatto tra fune e ruota
Nel punto che stiamo considerando abbiamo la fune che ha velocita’ Vfune che e’ una velocita’ lineare, abbiamo la ruota che ha velocita’ ω r dove r e’ il raggio della ruota. C’e’ pero’ anche l’attrito che si oppone al movimento relativo tra fune e ruota. Questo attrito e’ AS , e’ un attrito statico perche’ in quel punto stanno attaccate fune e ruota. Considerando che V e ω variano nel tempo, in quel punto possiamo porre
Vfune(t) = ω(t) r
Se deriviamo questa relazione otteniamo l’accelerazione della fune
dove α e’ l’accelerazione angolare della ruota. L’attrito fa’ si’ che l’accelerazione della fune sia legata all’accelerazione angolare della ruota. Mettendo questo risultato nell’equazione di prima si ha
In luogo di dω/dt abbiamo messo a/r
Prendiamo tutte le equazioni stabilite
e le sommiamo membro a membro
Al posto della forza peso mettiamo la sua espressione P = M g
Se la ruota e’ piena IC = 1/2 MC r2 e’ il momento d’inerzia di un disco pieno che ruota attorno ad un asse per il suo centro
La ruota fa’ da zavorra, l’accelerazione e’ < di g quindi possiamo spostare grandi pesi lentamente.
Una volta calcolata l’accelerazione trovare le tensioni della fune e’ semplice, basta riprendere le equazioni iniziali
Stessa cosa per la tensione TB
Per trovare la velocita’ con cui MA arriva a terra ci serve il tempo impiegato. Sappiamo che
V = a t che S = 1/2 a t2 e che la massa arriva a terra quando S = h
Il tempo lo mettiamo nell’espressione di V
Nella prossima lezione studiamo la macchina di Atwood con considerazioni energetiche.