Dipolo elettrico
Un dipolo elettrico, essenzialmente, è costituito da due Cariche elettriche di segno contrario (una positiva e una negativa) poste ad una distanza che chiamiamo 2a.
Così come abbiamo fatto nella lezione precedente vediamo prima il campo generato dalle due cariche lungo gli assi x e y, poi costruiamo tutte le altre linee di forza.
Iniziamo a vedere il campo elettrico lungo l’asse x.
Applichiamo il principio di sovrapposizione e andiamo a vedere prima il campo generato dalla carica positiva +Q, poi quello dovuto alla carica -Q.
Scegliamo un punto x lungo l’asse delle ascisse, dove andare a valutare il campo. Tracciamo il vettore r1 che unisce la sorgente +Q al punto x, poi disegniamo il vettore campo elettrico E1 che sappiamo essere radiale esterno.
Radiale vuol dire che ha la stessa direzione del raggio vettore r1 , esterno che è diretto in fuori. Ora scomponiamo il vettore E1 secondo le direzioni degli assi.
Scomporre il vettore campo elettrico ci serve per eliminare le eventuali proiezioni che risultano uguali e contrarie a quelle della seconda carica.
Ora consideriamo la sola carica – Q e facciamo la stessa costruzione di prima facendo attenzione al fatto che E2 è sempre radiale, ma non è rivolto verso l’esterno. Questa volta punta verso l’interno perchè la carica non è una sorgente, ma un pozzo, è una carica negativa.
Esattamente come prima abbiamo costruito il vettore posizione, poi il vettore campo elettrico, radiale interno, infine scomposto E2 lungo la direzione degli assi.
Consideriamo ora i due campi insieme.
Dal disegno vediamo che, questa volta, si annullano le componenti dei campi elettrici lungo l’asse x, ovviamente se le cariche hanno lo stesso valore e la stessa distanza da x.
Le componenti lungo y si sommano. Dobbiamo valutare E1y ed E2y .
Sappiamo che il campo elettrico è espresso dalla relazione
la sostituiamo nell’espressione precedente
Dalla figura è facile vedere che
Sostituendo anche questa in E1y si ha
Valutiamo r1 applicando il teorema di Pitagora
La componente lungo y del campo elettrico generato dalla prima carica diventa
Il denominatore risulta elevato alla 3/2 perchè è una radice quadrata elevata al cubo.
Per la componente, sempre lungo y, del vettore campo elettrico della seconda carica (quella negativa) il calcolo è analogo e si ha
A questo punto sommiamo i due campi
Lo studio di questa funzione, al variare di x è molto semplice, c’è solo una x al denominatore. Si vede subito che il massimo si ha per x = 0. (Per trovare il massimo di una funzione dobbiamo uguagliare a zero la sua derivata prima). Mano a mano che ci allontaniamo dal dipolo elettrico lungo l’asse x, la funzione tende a zero.
Lungo l’asse x il campo elettrico generato dal dipolo è ad esso perpendicolare. E’ massimo per x = 0 e va diminuendo mano amano che ci si allontana lungo x.
Vediamo il campo lungo l’asse y.
In questo caso è veramente semplice, il campo elettrico esce da +Q e converge in -Q.
Vediamo i due campi lungo le due direzione degli assi.
Per disegnare il campo elettrico per tutte le altre direzioni, riportiamo il campo di +Q e di -Q e teniamo conto che le linee di forza escono dalla sorgente e vanno nel pozzo.
Queste sono le linee di forza del campo generato da un dipolo elettrico. Escono dalla carica positiva e arrivano in quella negativa.
Lo studio del dipolo elettrico continua, dopo aver fatto il campo elettrico e il potenziale, nella lezione Energia elettrostatica e momento di un dipolo
Dalla prossima lezione iniziamo a vedere le distribuzioni continue di carica.
Prossima lezione Distribuzione continua di carica