Statica – La scala
Questo e’ un tipico esercizio, molto gettonato. Abbiamo una scala appoggiata al muro e cerchiamo la condizione di equilibrio, ossia la condizione affinche’ rimanga appoggiata alla parete
Quello che cerchiamo e’ il valore massimo dell’angolo θ
Le forze che agiscono sulla scala sono: la forza peso, che applichiamo nel baricentro della scala, la reazione nel punto C della parete, la reazione nel punto B e l’attrito AS statico visto che cerchiamo l’equilibrio.
La prima equazione cardinale per l’equilibrio ci dice che la somma di tutte le forze esterne applicate deve essere nulla
Questa la proiettiamo lungo gli assi X e Y
da cui ricaviamo
La seconda equazione cardinale per la statica ci dice che deve essere pari a zero il momento totale delle forze esterne. Il punto intorno al quale pensiamo la rotazione e’ B, scegliamo questo punto perche’ in tal modo eliminiamo i momenti di AS e di RB . Rimangono i momenti della forza peso e della reazione nel punto C. Per valutare questi momenti dobbiamo trovare le distanze dal nostro asse di rotazione.
Se la scala e’ lunga L, la forza peso P e’ applicata in L/2 e la sua distanza da B e’ L/2sinθ
La forza peso, da sola, farebbe cadere la scala facendola ruotare in senso antiorario.
La reazione della parete dista da B di Lcosθ
Questo momento e’ contrario a quello di P. Abbiamo un momento positivo e un momento negativo che si possono equilibrare.
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Le equazioni che abbiamo stabilito sono
Per la staticita’ deve essere
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Da questa relazione deduciamo che il fatto che la scala non cade non e’ legato al peso della scala, ma e’ una condizione legata a μS e all’angolo θ. Per non cadere con tutta la scala o diminuiamo l’angolo o mettiamo dei gommini sotto la scala, ossia incrementiamo μS .
Dalla prossima lezione iniziamo un argomento un po’ delicato, che svolgeremo con molta attenzione