Azioni tra due fili percorsi da corrente
Questa lezione sull’azione tra due fili percorsi da corrente è specifica per il liceo. Per fisica 1 o 2 la corrispondente lezione la trovi a questo link Forze tra correnti e definizione di Ampere.
Sappiamo che un filo percorso da corrente è elettricamente neutro, questo vuol dire che non emette campo elettrico. In definitiva non dobbiamo considerare la forza elettrica FE , ma la sola forza di Lorentz che agisce mutuamente sui fili.
Consideriamo due fili paralleli, che indichiamo con 1 e 2, percorsi dalle correnti i1 e i2 nello stesso verso.
I fili si trovano a distanza d tra di loro.
Vogliamo studiare cosa succede al filo 2 per l’azione del filo 1. Sappiamo già tutto sul campo magnetico generato da un filo rettilineo ( se non lo sai torna Campo magnetico di un filo rettilineo), in particolare su un tratto L (o dL come in figura) del filo 2 agisce il campo magnetico B1 dovuto alla presenza del filo 1. Allora il filo 2 subisce una forza (ad opera del filo 1)
Questa relazione è stata introdotta quando abbiamo studiato l’azione del campo magnetico su una corrente.
In realtà la forza è un grandezza vettoriale, quindi, per precisione dovremmo scrivere
Il modulo della forza si ottiene esprimendo il prodotto vettoriale
dove α è l’angolo tra L e l’induzione magnetica B. Dalla figura di prima vediamo che B è un vettore diretto normalmente a L (B è in ogni punto tangente alle linee di forza del campo magnetico), questo vuol dire che l’angolo α misura 900 . Dato che sen90 = 1, ritroviamo la formula scritta prima.
Ovviamente stiamo parlando di azioni mutue, ossia anche il filo 2 genera la stessa azione sul filo 1. Noi però stiamo focalizzando ciò che accade al filo 2. Il filo 1 è quello che genera il campo B1 , il filo 2 è quello che subisce la forza.
Campo generato dal primo filo
Notate che questo è un campo NON uniforme, infatti esso diminuisce all’aumentare della distanza d tra i fili.
Forza agente sul secondo filo
Vediamo che più è lungo il tratto di filo (L) e maggiore è la forza che subisce.
Sostituiamo la relazione che esprime B1 in quella della forza
Scriviamola meglio
Spesso negli esercizi viene chiesta la forza che agisce per unità di lunghezza del filo 2
Abbiamo specificato che le azioni tra i due fili sono mutue, ciò significa che, oltre alla forza che agisce sul secondo filo ad opera del primo è presente anche la forza che agisce sul primo filo e dovuta al secondo.
Utilizzando una delle regole già viste, notiamo che la forza tra i fili è attrattiva.
Se invertiamo una delle due correnti, anche la forza cambia verso e diventa repulsiva.
Possiamo avere forze attrattive o repulsive a seconda che le correnti siano equiverse o meno.
La relazione trovata
che, ripetiamo, esprime la forza attrattiva o repulsiva che due fili paralleli esercitano l’uno sull’altro, viene utilizzata per dare la definizione di Ampere ( unità di misura dell’intensità della corrente elettrica).
Calcoliamo la forza che agisce tra i due fili lunghi 1 m quando sono entrambi percorsi da una corrente di 1 A e la loro distanza è di 1 m
Se la corrente che scorre nei fili è di 1 A, si sviluppa una forza magnetica di 2×10-7 N per ogni metro di lunghezza del filo.
Definizione di Ampere
Un Ampere è quella corrente che se scorre in due fili posti a distanza di 1 metro produce, per ogni metro di lunghezza, una forza magnetica di 2×10-7 N (attrattiva o repulsiva).
Prossima lezione Teorema della circuitazione di Ampere