Esercizi campo magnetico nel vuoto
Le pagine 1, 2 e 3 degli esercizi campo magnetico nel vuoto sono dedicate al moto delle cariche in campi magnetici. Dalla pagina 4 iniziano gli esercizi sulle formule di Laplace.
Esercizio 1
Un elettrone viene accelerato con una d.d.p. di 100 KV. Viene poi immesso perpendicolarmente alle linee di forza di un campo magnetico uniforme di induzione B =0,1 T. Calcolare il raggio di curvatura della traiettoria descritta dall’elettrone.
Abbiamo una carica che si muove a velocità v in un campo magnetico, essa è quindi sottoposta alla forza di Lorentz
Questa forza fa deviare la carica. Direzione e verso della forza di Lorentz sono date dalla regola della mano destra.
In questo esempio, che non ha nulla a che fare con il nostro esercizio, la carica q si muove verso l’alto e il campo è uscente (rivolto verso di voi). Se mettete il pollice come la velocità, l’indice come il campo B, il medio vi da direzione e verso della forza. Le tre dita devono formare angoli retti tra di loro.
Nel nostro esercizio velocità e induzione magnetica sono perpendicolari, il prodotto vettoriale è massimo e il modulo della forza è:
Applichiamo il secondo principio della dinamica
L’accelerazione ha la direzione della forza, quindi è perpendicolare alla velocità. Si tratta di un’accelerazione normale
R è il raggio della traiettoria descritta. Abbiamo dimostrato che è una circonferenza perché il raggio R è costante ( Lo trovi qui )
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Per calcolare R ci serve la velocità. Per portare l’elettrone da v = 0 fino velocità v la forza del campo elettrico deve compiere un lavoro
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Questa velocità la mettiamo nel raggio R
Esercizio 2
Una particella di carica q = 1,6×10-19 C avente energia 3200 eV si muove dentro un campo di induzione magnetica B = 0,1 T. Le linee di forza del campo magnetico sono perpendicolari alla sua traiettoria. La particella percorre un’orbita circolare di raggio R = 2 cm. Calcolare la sua massa.
L’energia posseduta dalla particella ci è data in eV, portiamola subito in Joule.
1 eV = 1,6×10-19 J
3200 eV = 5,12×10-19 J
Sulla particella agisce la forza di Lorentz. Ragionando come nell’esercizio precedente
Da cui
Ci serve la velocità, la possiamo ricavare dall’energia
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Sostituiamo