Potenziale elettrico
Questa lezione sul potenziale elettrico è dedicata al liceo. Se sei interessato allo stesso argomento per fisica 1 lo trovi nel menù in alto.
Per studiare il potenziale elettrico partiamo dalla relazione stabilita quando abbiamo studiato l’energia potenziale elettrica.
Questa esprime il lavoro che compie la forza elettrica Fe per spostare una carica da un punto A ad un punto B del campo elettrico. Questo lavoro è pari alla variazione di energia potenziale tra i due punti.
Il lavoro è visto come differenza di energia potenziale elettrica.
Dividiamo tutta la relazione per la carica q, quella sulla quale la forza compie lavoro.
Si definisce potenziale elettrico e si indica con la lettera V, il rapporto
Sostituiamo
La differenza di potenziale tra due punti A e B è il rapporto tra il lavoro compiuto dalla forza elettrica per spostare la carica q e la carica q.
Unità di misura del potenziale elettrico.
L’energia U si misura in Joule, la carica q in Coulomb, per il potenziale si ha
Abbiamo calcolato l’energia potenziale di una carica puntiforme posta a distanza r da una sorgente +Q
Dividiamo per la carica q e otteniamo il potenziale
Nell’espressione del potenziale non compare la carica q .
Il potenziale non dipende dalla carica che poniamo nel campo, quella esploratrice. Dipende dalla sorgente che crea il campo e dalla posizione nella quale andiamo a calcolare V.
Questo vuol dire che possiamo calcolare il potenziale in un punto del campo generato dalla sorgente Q senza che ci sia una carica.
Sempre nel caso di una sorgente puntiforme, è interessante dare uno sguardo alle relazioni del campo elettrico e del potenziale.
Ci sono due grandi differenze tra le due grandezze
1 Il campo elettrico diminuisce con il quadrato della distanza dalla sorgente. Il potenziale elettrico diminuisce con la distanza.
2 Il potenziale è uno scalare, il campo elettrico è un vettore.
Ricaviamo il valore del potenziale nel caso, molto importante, di due pistre piane affacciate e poste a distanza d.
Sappiamo che il lavoro compiuto dalla forza elettrica, per portare una carica +q dalla piastra positiva A a quella negativa B è
Ora abbiamo trovato, per il lavoro l’espressione
La differenza di potenziale tra le due piastre è
Ricaviamo il campo elettrico
Da questa relazione possiamo ricavare l’unità di misura del campo elettrico. Dato che la tensione V si misura in Volt e d, essendo una distanza, si misura in metri, E ha come unità di misura Volt/metro (V/m).
Vediamo un concetto molto importante
Abbiamo riportato la carica sorgente +Q, una linea di forza del campo elettrico E e la forza che agisce sulla carica +q nel punto A.
Riportiamo le relazioni trovate
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Poniamo attenzione all’ultima relazione e scriviamo anche la relazione generale del lavoro.
Nel nostro caso l’angolo tra forza e spostamento è zero. Lo spostamento è il tratto AB e giace sulla stessa direzione della forza. Se l’angolo è nullo, cos0o = 1
Per angoli tra forza e spostamento compresi tra 0o e 90o il coseno risulta positivo e L > 0. Se lo spostamento avviene nella direzione della forza il lavoro è positivo.
Il lavoro compiuto dalla forza elettrica per spostare la carica +q dal punto A al punto B è positivo, quindi
Dato che la carica è positiva, vuol dire che
Le cariche positive si spostano da punti a potenziale maggiore verso punti a potenziale minore.
Se la carica è negativa, -q
Anche in questo caso il lavoro della forza elettrica è positivo perchè forza e spostamento hanno lo stesso verso.
Affinchè risulti L > 0 dovrà essere
Le cariche negative si spostano da punti a potenziale minore verso punti a potenziale maggiore.
Questo è ciò che avviene per natura. Se vogliamo spostare la carica negativa verso destra dobbiamo essere noi a compiere un lavoro, la forza del campo non lo farà mai.