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Come superare l'esame di fisica

Cono di attrito

Vediamo una rappresentazione geometrica di quanto detto sull’attrito nella lezione precedente introducendo il concetto di cono di attrito.

Consideriamo una massa m posta su di un vincolo, tavolo, in quiete.

cono di attrito introduzioneSe la massa e’ in quiete siamo nel caso statico e il secondo principio della dinamica e’

\displaystyle{\mathbf{\overrightarrow{P}+\overrightarrow{F}+\overrightarrow{R_n}+\overrightarrow{A_s}=0}}.

 

La forza peso P e la forza F rappresentano la risultante delle sollecitazioni esterne e le chiamiamo S

La reazione vincolare Rn e la forza di attrito As rappresentano la reazione totale e le chiamiamo Rtot

\displaystyle{\mathbf{\overrightarrow{P}+\overrightarrow{F}=\overrightarrow{S}\vspace{0,2cm}}}

\displaystyle{\mathbf{\overrightarrow{R_n}+\overrightarrow{A_s}=\overrightarrow{R}_{tot}}}.

Il secondo principio lo possiamo allora esprimere come :

\displaystyle{\mathbf{\overrightarrow{S}+\overrightarrow{R}_{tot}=0\vspace{0,4cm}}}.

cono di attrito risultantiAbbiamo riportato nella figura le due risultanti.

 

Dall’equazione di prima possiamo dire che la reazione totale e’ esattamente uguale ed opposta alle sollecitazioni esterne.

 

cono di attrito angolo

Se aumentiamo la forza F aumenta anche la reazione totale fino al suo valore massimo dopo di che entriamo nel caso dinamico.

Dalla figura vediamo che :

\displaystyle{\mathbf{\tan{\phi_s}=\frac{A_{max}}{R_n}\hspace{0,5cm}}} \displaystyle{\mathbf{.\hspace{0,5cm}A_{max}=\mu_sR_n \Longrightarrow \tan{\phi_s}=\frac{\mu_sR_n}{R_n}=\mu_s\vspace{1cm}}} \displaystyle{\mathbf{\tan{\phi_s}=\mu_s}}

Quindi μs ha un’interpretazione geometrica, combacia con la tangente di φs. Mano a mano che aumento le forze esterne, aumenta la reazione totale, ma la tgφs rimane sempre la stessa visto che e’ pari a μs

cono di attrito caso statico e caso dinamicoFino a che siamo in queste due aree siamo nel caso statico

al di fuori siamo nel caso dinamico

 

 

 

 

 

din35

Dato che la massa puo’ essere spinta da due versi, questo e’ il disegno totale

 

 

 

Se ora passiamo allo spazio tridimensionale tutto questo diventa un cono (cono di attrito) dove dentro siamo nel caso statico e fuori in quello dinamico.

cono di attrito nello spazio

Siamo nel caso statico se le sollecitazioni stanno entro la falda inferiore del cono e le reazioni entro la falda superiore del cono di attrito.

   L’angolo φs e’ l’angolo di semiapertura del cono di attrito

 


Vediamo un’applicazione di quanto detto al caso del piano inclinato

cono di attrito e piano inclinatoPer costruire il cono di attrito si pone l’asse ortogonale al piano inclinato e l’angolo di semiapertura dato da tgφs = μs

Supponiamo che la forza peso sia l’unica sollecitazione presente. In assenza di attrito sappiamo che la massa scivola sicuramente, l’attrito fa’ aprire il cono con il suo coefficiente μs. Disegnando P, se e’ dentro il cono di attrito siamo nel caso statico, quindi in equilibrio.

cono di attrito e piano inclinato caso statico

In questo caso P e’ dentro il cono quindi tutto e’ fermo. Affinche’ cio’ accada deve essere

α < φ ⇒ tgα < tgΦs =  μs  ⇒ tgα < μs

 

Per passare dalla condizione statica a quella dinamica possiamo, ad esempio, semplicemente aumentare l’angolo di inclinazione del piano. Se α > Φs  P e’ fuori del cono di attrito

cono di attrito caso dinamico

α > Φs   ⇒ tgα > tgΦs= μs  ⇒   tgα > μs  Siamo nel caso dinamico

 

 


Nella prossima lezione vediamo la Tensione della fune