Raggio vettore
Raggio vettore
Dato un punto materiale P, per identificarlo, ossia per dire dove si trova, abbiamo bisogno di un sistema di assi cartesiani, quindi un’ascissa, un’ordinata, un’origine e un’unita’ di misura.
r e' il raggio vettore ox e' la componente x oy e' la componente y
Le componenti ox e oy non sono vettori, sono grandezze scalari.
Per esprimere il vettore r tramite le sue componenti dobbiamo usare i versori degli assi, ossia dobbiamo vettorizzare le componenti x e y, vediamo come
i e j sono i versori degli assi, ossia vettori di lunghezza
unitaria che ci danno direzione e verso.
Per i versori non si usa la freccia, ma il simbolo ^ .
Con i versori degli assi possiamo realizzare i vettori :
e’ un vettore di modulo pari alla componente ox, direzione e verso dati dal versore i
e’ un vettore di modulo oy, direzione e verso dati dal versore j.
Il vettore posizione puo’ allora essere espresso come :
Il vettore r lo troviamo con la regola del parallelogramma, mentre il suo modulo ( o lunghezza) lo troviamo con il teorema di Pitagora, visto che le componenti sono ortogonali.
Il punto P e’ individuato dal vettore r. Se il punto P si sposta, il raggio vettore segue l’andamento del punto.
in questo caso le componenti x e y del vettore cambiano istante per istante, ossia dipendono dal tempo:
se siamo nello spazio, invece che nel piano, per esprimere il vettore, basta aggiungere la terza componente:
Mentre il punto P descrive la sua traiettoria nello spazio, le sue componenti descrivono, ciascuna, un moto lungo gli assi x, y, z.
X(t),Y(t) e Z(t) sono detti moti componenti. Se conosciamo i moti componenti, conosciamo il moto del punto P. Questo e’ approccio per studiare il moto di un punto materiale, esiste anche un altro metodo che si basa sulla traiettoria .
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