Impulso e quantita’ di moto
Parliamo ora di impulso e quantità di moto iniziando con l’introduzione della nuova grandezza quantità di moto.
Introduciamo una nuova grandezza che unisce aspetti cinematici con aspetti dinamici. A che ci serve una nuova grandezza visto che ne abbiamo a sufficienza ? Per capirlo immaginiamo di stare camminando e di impattare contro una mosca che vola ad esempio a 10km/h, Che ci succede ? Un po’ di fastidio e basta. Sempre camminando impattiamo ora contro un tir carico di cemento che viaggia sempre a 10km/h. Che ci succede ? Un po’ piu’ del fastidio di prima !! Cinematicamente parlando non cambia nulla, le velocita’ sono quelle, quelli i tempi, .. invece gli impatti energetici sono molto diversi, sotto questo profilo la cinematica e’ carente. Introducendo la quantita’ di moto ci avviciniamo al concetto di energia.
Definiamo questa nuova grandezza a partire dal secondo principio della dinamica
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Dove abbiamo espresso l’accelerazione come derivata nel tempo della velocita’. Dato che la massa e’ costante (tranne casi particolari di sistemi a massa variabile) non subisce derivazione e possiamo portarla fuori, ma anche dentro il simbolo di derivata
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. – e’ detta quantita’ di moto ed e’, ovviamete un vettore. La sua misura nel S.I. e’ kg m/s.
Questo nuovo modo di esprimere il secondo principio della dinamica ci dice che la risultante delle forze applicate produce una variazione nel tempo della quantita’ di moto.
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L’impulso serve per la misura della forze che hanno una durata limitata nel tempo. Non e’ detto che una forza sia costantemente applicata, puo’ durare 1s oppure un 1μs e gli effetti sono diversi a seconda del tempo di applicazione. Queste forze vengono dette impulsive.
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Per avere l’impulso la integriamo, la parte a sinistra dell’uguale nel suo dominio, ossia nel tempo, la parte a destra nel suo dominio, quindi in quello della quantita’ di moto.
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Abbiamo indicato con p1 la quantita’ di moto all’istante t1 e p2 la quantita’ di moto all’istante t2
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L’impulso e’ uguale alla variazione della quantita’ di moto.
Se manca l’impulso, ad esempio perche’ manca la forza o perche’ il tempo e’ troppo breve si ha :
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Si ha la conservazione della quantita’ di moto
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Ossia la quantita’ di moto rimane costante nel tempo.
All’inizio di questa lezione sull’impulso e quantità di moto, nell’introdurre la quantita’ di moto abbiamo supposto la massa costante, la definizione data rimane valida anche se la massa varia, in tal caso avremo :
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Questo e’ il caso, ad esempio, di particelle a velocita’ prossime a quella della luce, quando la massa varia con la velocita’.