Campo magnetico nella materia
Fino ad ora il nostro studio del campo magnetico è stato solo nel vuoto, dove la permeabilità μ0 ha il valore numerico di 4π×10-7 . Passiamo ora a studiare il campo magnetico nella materia. Lo facciamo considerando un solenoide avvolto nel vuoto.
L’induzione magnetica B0 all’interno è
N è il numero delle spire, L la lunghezza del solenoide.
Se non avete ancora studiato il solenoide lo trovate a questo link Campo magnetico generato da un solenoide.
L’induzione B0 ha la direzione dell’asse del solenoide e il verso è quello di avanzamento di una vite destra che gira come la corrente nelle spire.
Il rapporto N/L viene anche indicato con ns , concentrazione delle spire.
Se nel solenoide inseriamo un nucleo di materiale ferromagnetico, il valore dell’induzione varia, diventa molto più grande. Si amplifica di un fattore μr
μr è la permeabilità relativa, è un numero puro che esprime di quante volte il campo magnetico è aumentato a causa della presenza del nucleo ferromagnetico.
Per studiare il campo magnetico nella materia occorre tenere in considerazione, oltre alla corrente impressa I0 tramite il generatore esterno, anche delle correnti atomiche dovute al moto delle cariche presenti negli atomi. (Questo argomento è spiegato in Materiali diamagnetici paramagnetici ferromagnetici).
La corrente I0 rimane invariata, mentre il vettore induzione magnetica che, in presenza di materia indichiamo con B e nel vuoto con B0 , ha un’intensità molto diversa.
Ricordiamo che quando scorre corrente la materia si ordina, ossia si creano dei domini nei quali tutti gli atomi hanno momenti magnetici coerenti. Le correnti atomiche si orientano nello stesso modo.
Oltre alla corrente I0 ora è presente il contributo delle correnti atomiche che è molto maggiore di quella impressa.
Dato che hanno tutte lo stesso verso, all’interno del materiale esse si compensano
In totale, il contributo del materiale è una corrente di magnetizzazione iM che scorre lungo la superficie del mezzo.
Quella in blu è la corrente impressa dall’esterno, la I0 , quella in rosso è la corrente di magnetizzazione dovuta alla presenza del materiale ferromagnetico.
Ogni micro spira, generata dalla rotazione dell’elettrone intorno al nucleo, ha un suo momento. Vedi Momento di una spira.
S è la sezione della spira, n è il versore della normale al piano della spira, il cui verso è quello di una vite destra che ruota come la corrente nella spira.
Il momento delle correnti atomiche sarà allora
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Si definisce intensità di magnetizzazione il vettore M, momento magnetico per unità di volume del mezzo.
S×1 è l’unità di volume.
Lo studio del campo magnetico nella materia richiede l’utilizzo sia del vettore induzione magnetica B , sia del vettore intensità di magnetizzazione M.
Oppure, come già fatto per il campo elettrico, dove abbiamo introdotto il vettore D, possiamo definire il vettore H campo magnetico.
Questo è un vettore indipendente dalla permeabilità magnetica, dipende dalla geometria e dalla corrente impressa da noi.
La corrente I0 , che facciamo scorrere, è quella che genera il campo magnetico H. E’ poi il vettore induzione magnetica B a risentire dell’effetto della materia.
Lo studio può essere fatto anche utilizzando i vettori B e H.
Il valore della permeabilità relativa μr dipende dal tipo di materiale.
I materiali ferromagnetici hanno un valore molto elevato di μr arrivando anche a 10³ ÷ 105
I paramagnetici presentano un valore μr ≅ 1 , comunque > 1
I diamagnetici hanno un valore μr ≅ 1 , comunque < 1
Vediamo cosa succede in pratica quando inseriamo un nucleo di materiale all’interno del solenoide.
Questo è il caso di un solenoide avvolto nel vuoto. Il vettore induzione magnetica al suo interno è B0
Nel caso di nucleo diamagnetico le linee di induzione si allargano leggermente. Questo comporta una diminuzione, anche se lieve, dell’induzione B.
Se il nucleo è di materiale paramagnetico le linee di forza si stringono e il valore dell’induzione è un pò più intenso
Con i materiali ferromagnetici le linee di induzione si stringono molto di più e si ha un’esaltazione notevole di B.
Cerchiamo di capire perché succede questo. Prendiamo due mezzi con permeabilità magnetica diversa, μr1 e μr2 , chiamiamo S la loro superficie di separazione. Ovviamente sarà presente un campo magnetico. Andiamo a studiare cosa succede ai vettori induzione magnetica B e campo magnetico H proprio alla superficie di separazione S.
Consideriamo una superficie chiusa Σ, quella tratteggiata, le cui superfici di base chiamiamo S1 e S2
Questa volta prendiamo una linea chiusa L che attraversa la superficie di separazione S. Indichiamo con L1 e L2 i due tratti più lunghi.
Queste relazioni sono le analoghe già viste per i vettori campo elettrico E e spostamento elettrico D.
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Questo vuol dire che le ipotesi di continuità per il vettore B sono le stesse di quelle del vettore D. Analoga cosa vale per i vettori H e E.
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Dato che le due superfici sono uguali
Il vettore B ha la componente normale continua.
Invece, per il vettore H, se trascuriamo i due lati minori molto più piccoli di L1 e L2
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Il vettore H ha la componente tangenziale continua.
Indichiamo con φ1 e φ2 gli angoli che le linee di induzione di B1 e B2 formano con la normale n alla superficie
Dato che le componenti normali sono uguali
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Sono uguali anche le componenti tangenziali di H.
Questa relazione indica che, se le permeabilità magnetiche dei due mezzi sono diverse, lo sono anche gli angoli prima e dopo la superficie di separazione S.