Accelerazione
E’ un’altra grandezza cinematica, per definirla consideriamo un punto materiale che si sposta lungo una traiettoria da P1 a P2
Le velocita’ nei punti P1 e P2 sono certamente diverse perche’ , se anche fossero uguali in modulo, non lo sono certamente in direzione e verso. Prendiamo i due vettori velocita’ e disegniamoli con l’origine in comune
Se ricordate la teoria dei vettori, la differenza è data dalla diagonale secondaria del parallelogramma.
Ci interessa considerare in quanto tempo avviene la variazione ΔV, ossia consideriamo
Questa quantita’ la chiamiamo accelerazione
Procedendo identicamente a quanto fatto per la velocita’, introduciamo un’accelerazione istantanea
L’accelerazione e’ la derivata della velocita’, ma la velocita’ a sua volta, abbiamo visto essere la derivata della posizione, quindi
L’accelerazione la possiamo vedere come derivata prima della velocita’ o come derivata seconda della posizione.
Scomponendo i vettori velocita’ e posizione secondo gli assi cartesiani, sempre analogamente a quanto fatto per la velocita’ vedi Velocita’ teoria
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Possiamo porre
Dato che i versori i, j, k sono costanti (in questo caso) possiamo portarli fuori dalla derivazione
o anche
Ricordando per l’ennesima volta che ogni vettore puo’ essere decomposto lungo gli assi x, y, z tramite i versori
e dato che la scomposizione e’ unica, ne deriva che
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Dimensioni fisiche
unita’ di misura m/s2.
Esempio
Dato il raggio vettore
Per trovare la velocita’ deriviamo le componenti del raggio vettore
Per trovare l’accelerazione occorre derivare ancora
se in luogo di r ho l’accelerazione, per risalire alla velocita’ dovro’ integrare.
Ora che abbiamo definito le grandezze cinematiche, possiamo passare allo studio dei moti, iniziando dal Moto rettilineo